mercoledì 14 dicembre 2016

False credenze in medicina: quando il medico ci mette il carico

Certe volte ti chiedi: ma certi medici....!!!


La storia che il vaccino trivalente Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) causerebbe l'autismo è una bufala ben nota. La vicenda, narrata ad esempio qui, è quella di una frode scientifica, perpetrata da un medico, Andrew Wakefield, che aveva costruito false prove scientifiche a favore di questa tesi per puri interessi economici personali. Andrew Wakefield, a seguito di questa vicenda, è stato radiato dall'ordine. Nonostante ciò, la storia viene costantemente proposta dagli antivaccinisti (e ripresa dai media) come uno dei principali motivi per opporsi alle vaccinazioni, o quantomeno per guardarle con sospetto.

E a fronte di cose del genere c'è chi, per cercare di educare, di insegnare a diffidare dai ciarlatani, di sensibilizzare verso una corretta informazione, di diffondere il metodo e l'approccio scientifico, organizza conferenze, scrive sui blog, sui giornali, va nelle scuole, in tv, nei talk show, e si sbatte nei modi più disparati, perché in fatto di salute le false credenze possono essere pericolose.

Mi riferisco ad esempio a gente come Salvo Di Grazia, alias Medbunker, o il virologo Roberto Burioni, solo per fare alcuni nomi noti al pubblico, che nel tempo libero si prodigano per diffondere una corretta informazione nel loro settore, quello medico. E quindi ti immagini che i medici, tutti i medici, soffrano dell'esistenza di gente che millanta di avere scoperto fantasiose quanto inesistenti terapie, e siano fortemente infastiditi dalle bufale che circolano e si moltiplicano nel loro campo, e guardino con preoccupazione il dilagare di tutto ciò che non ha solide basi scientifiche in un settore importante come la Salute Pubblica (il maiuscolo è d'obbligo).

Poi però un giorno scopri, durante un corso di primo soccorso, che il medico che tiene la lezione se ne esce dicendo che con le vaccinazioni bisogna andarci piano, perché ad esempio è ben dimostrata la correlazione fra vaccino trivalente e autismo. E quando gli fai invece presente come è andata la storia, cosa che mai avresti immaginato di dover fare con un medico (anche perché dover spiegare a un medico - tu che sei tutt'altro - cose di medicina, non so a voi ma a me mette un po' in imbarazzo), ti rendi conto che questo medico tutto sommato la storia, quella vera, non la conosceva affatto, e come tanti aveva sentito dire che il vaccino trivalente causa l'autismo. E alla fine, quasi imbarazzato, si giustifica che sì, forse... ma non è detto, e che insomma... coi vaccini comunque è meglio andarci cauti, ecco! Un tot di malattie dalle complicanze gravi ma che adesso non ci preoccupano più, liquidate con un semplice "coi vaccini è meglio andarci cauti".  Detto da un medico. Uno che tiene lezioni di pronto soccorso. Uno che ti spiega come salvare la gente.

E poi capita che parli con una tua conoscente che è guarita da un cancro, che ti racconta che il suo oncologo le consiglia tutti gli anni, in autunno, di fare un ciclo di Oscillococcinum, lo zuccherino più costoso al mondo, a scopo preventivo, per rinforzare le difese immunitarie, lei che il vaccino anti-influenzale non lo può fare. L'oncologo. Non il suo estetista, il suo oncologo!

E poi un giorno una tua collega ti dice che il pediatra di suo figlio prescrive normalmente rimedi omeopatici, e poi, casomai non funzionino (a volte capita!) passa agli antibiotici. Il pediatra. Un medico anche lui.

E poi, chiacchierando col tuo medico di base, scopri che nei confronti dell'omeopatia lui è sostanzialmente agnostico. Non è a favore, per carità, e infatti non la prescrive. Però non è che specifica che è una cosa che dal punto di vista scientifico non ha alcun senso. Anzi, ti dice che non la conosce, ma che alcuni dicono che in certi casi funzioni...  Come se un astrofisico ti dicesse che lui non se ne occupa, però dicono che i nati in Sagittario con Saturno nella Vergine...

E poi leggendo qua e là scopri che in una AUSL di Bologna c'è un medico, psicologo, direttore dell'UOC di Psicologia Clinica Ospedaliera, che asserisce in un'intervista quotata nella stessa pagina web della AUSL (fonte) di curare i pazienti usando l'entaglement quantistico. L'entaglement quantistico, quella cosa su cui i fisici fanno esperimenti con singoli fotoni, li fanno passare attraverso gli specchi, li fanno rimbalzare, passare attraverso le fenditure e i polarizzatori per capire come funziona la meccanica quantistica lui, il medico, lo usa già per curarti la depressione, l'ansia, le crisi di panico e l'insonnia. I fisici riescono a creare stati entangled solo fra due singole particelle subatomiche opportunamente preparate, e se non prendono mille precauzioni va tutto in vacca, mentre il nostro medico della AUSL lo usa già tranquillamente su umani di 90 chili. Evidentemente non sapere niente di fisica in certi casi aiuta. Che ti viene da dire "ma cosa sto a sbattermi facendo esperimenti che fanno diventare scemi da quanto sono delicati: chiudiamo i laboratori di fisica e andiamo da questo qua e facciamoci spiegare tutto da lui!".

E poi un bel giorno leggi che l'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bologna fornisce il patrocinio a un congresso organizzato dalla Fondazione Di Bella che prevede, oltre ad un intervento dello stesso Di Bella, anche una relazione di un sedicente "fondatore della semeiotica biofisica quantistica". E se provi a chiedere chiarimenti ti viene risposto che (copio-incollo dalla loro risposta): "l'Ordine ha inteso sostenere quanto proposto nel programma da docenti di sicura onorabilità e valore scientifico e non si vede per quale motivo (..) questa manifestazione non doveva essere sostenuta". Come se a un congresso di biologia dell'evoluzione invitassero uno che fa una relazione su come gli animali si sono moltiplicati appena usciti dall'Arca di Noè, e se gli chiedi spiegazioni gli organizzatori ti rispondessero "embe? cosa c'è di strano?".

E un altro bel giorno impari che l'Ordine dei medici di Genova ospita un convegno sull'omeopatia (fonte), che servirà, unendo l'utile al dilettevole, per accumulare crediti formativi ai medici che vi parteciperanno. Come se l'Unione Astronomica Italiana organizzasse un corso di tarocchi per radioastronomi, che poi quelli dell'Anvur addetti alla valutazione ne tengono conto se vai a fare il concorso da associato. L'ordine dei medici di Genova si indigna per le critiche che gli piovono addoso, e risponde (fonte) che l'omeopatia è scienza a tutti gli effetti.  Ed è talmente scienza che al convegno in questione viene invitato a relazionare anche un sedicente ricercatore in "fisica dell'acqua", che millanta collaborazioni con il CNR (ma il CNR smentisce categoricamente di conoscerlo), responsabile della società Freebioenergy, promotrice di un prodotto che sarebbe in grado di rendere l'acqua "biodisponibile" grazie ovviamente alla solita meccanica quantistica (vedi nota a piè pagina). Tanto per dire il livello, il sito relativo al prodotto commerciale che renderebbe l'acqua biodisponibile (perché alla fine di questo si tratta, vendere qualcosa, altro che scienza!) mi viene perfino bloccato dall'antivirus che mi avverte che contiene "contenuti malevoli".


E allora ti chiedi: ma che senso ha sbattersi per cercare di fare corretta divulgazione scientifica, insegnare l'approccio razionale ai problemi, informare correttamente per distinguere il vero dal falso o dal sentito dire, se poi proprio gli stessi medici, in campo medico, se ne escono con cose del genere? 

Se scopri che tra i medici stessi con l'omeopatia c'e chi ci organizza corsi per guadagnare crediti formativi, o che addirittura la prescrive per rinforzare il sistema immunitario, ti chiedi: "contro chi sto "combattendo"? Che ci stanno a fare  Medbuker o Roberto Burioni, se poi certi loro colleghi sui vaccini ragionano come Red Ronnie? Hai voglia a fare conferenze e andare nelle scuole se poi il presidente dell'ordine dei medici ti dice, a fronte di una conferenza che parla di semeiotica biofisica quantistica: "beh, cosa c'è che non va?".

Già, la meccanica quantistica! Parliamone, poveraccia! Il passepartout usato dai fuffari del nuovo millennio per sdoganare qualunque idiozia, e farci possibilmente dei soldi. Cose che prima non avrebbero convinto neanche Stanlio e Ollio, oggi, col termine "quantistico" appiccicato addosso, vengono spacciate dai ciarlatani come l'ultimo ritrovato in fatto di terapie mediche.

Ora... voglio essere buonissimo, visto che sta arrivando il Natale, e voglio pensare che non ci siano meschini interessi economici dietro, quando un medico, di fronte al termine "quantico" usato alla stracazzo, ci casca. E nella mia immensa bontà posso anche capire che un medico non sappia nulla di meccanica quantistica. Non è obbligato a saperne, come io, che faccio il fisico, nel mio mestiere sono autorizzato a non sapere niente di chirurgia vascolare o di endocrinologia. Però, santo cielo! Quando leggi di uno che con la meccanica quantistica rende l'acqua "biodisponibile" e ci cura la gente - con l'acqua! - e va a presentare a un congresso inerente la TUA materia, un congresso medico, tu che sei un medico, e in 5 anni di medicina più la specializzazione un termine del genere non l'hai mai sentito pronunciare, non ti viene il dubbio di chiederti: "ma cosa diavolo significa semeiotica biofisica quantistica?" E se non sai risponderti, e se veramente non hai alcun interesse economico dietro ma sei veramente lo scienziato che dici di essere, non ti viene in mente di prendere su un telefono e chiamare un dipartimento di fisica per chiedere se questa roba abbia un senso? 


NOTA: In realtà esiste una collaborazione tra CNR-ISPA e Freebioenergy, come evidenziata da questo link.  Si tratta di uno studio dell'effetto di opportune onde elettromagnetiche sugli agenti patogeni delle pere coscia, al fine di migliorarne la conservazione dopo il raccolto. La relazione tra i risultati di questo test e gli eventuali effetti quantistici dell'acqua è tuttavia assolutamente arbitraria, sebbene gli autori la vogliano sottintendere.

17 commenti:

  1. ma cosa cazzo significa semeiotica biofisica quantistica
    Bravo. E' l'unico modo: chiedere definizioni. Non riuscirai mai a fargli ammettere che l'omeopatia non funziona, perché tireranno sempre furi il complotto di Big Pharma e la maledizione di Tutankhamon. E ti citeranno l'articolo di McCazzon pubblicato su Fuffology Today che tu non conosci e i lavori del ricercatore indipendente Marcianotti. Ma sulle definizioni li puoi fregare: l'astrologia è una scienza... Ah, sì, e cosa intendi tu per scienza? E per metodo scientifico? No, sai, è indispensabile avere una terminologia comune per capirsi...
    «...»
    Ah, ma allora avevo capito bene: tu non sai di cosa stai parlando... E giù duri sulla loro ignoranza. E lo puoi fare tanto con il medico che con il sensitivo. Certo, poi devi cambiare medico, ma non mi sembra un gran male...

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  2. Questo post capita a fagiolo.
    Ho appena inviato una mail al Comune esprimendo perplessità (e mi sono contenuta perché a veri voluto esprimere orrore e ribrezzo) riguardo il fatto che avessero dato il patrocinio a un incontro su salute e alimentazione tenuto in una scuola e condotto da una naturopata. Una naturopata! Che vuole spiegare come la corretta alimentazione può prevenire tumori e come mangiare limone alcalinizza l'organismo perché fa reazione con l'acido gastrico.

    Non riesco ad essere ottimista, anche sotto Natale; sono troppo arrabbiata.

    Ah, l'incontro alla scuola era presentato da uno che mi ha detto che all'ospedale omeopatico di Lucca da 25 anni curano i tumori con ottimi risultati. Come si fa a non piangere?

    Elena

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  3. provo a rispondere solo alla domanda «ma che senso ha sbattersi per cercare di fare corretta divulgazione scientifica...»? fare una corretta divulgazione scientifica serve a "salvare" le persone dall'oscurantismo!(*) Però tieni bene a mente che non riuscirai a "salvare" tutti, quindi non amareggiarti e vai avanti!

    (*) ho usato proprio quella parola per citare Sagan: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mondo_infestato_dai_demoni

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  4. a me è capitato di consigliare un signore al qual volevano vedere dei magneti per filtrare l'acqua e renderla "carica " migliora la salute dicevano ...allora io o proposto un contronto tecnico acqua "magnetizzata " e non facciamo il potenziale ossido-riduttivo!! Talmente ignorati che hanno accettato... differenza, 0.1 tra un campione e l'altro ( variabilità dello strumento) ho fatto risparmiare 3000 euro al mio amico

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  5. Chi ha scritto questo post non ha fatto bebè alcune verifiche.http://www.cnr.it/commesse/CommessaProdRic.html?id_comm=1343&id=289284
    In questo link la PROVA della collaborazione tra CNR-ISPA e Freebioenergy.
    Dubito molto a questo punto che sia il Secolo XIX sia l'autore di questo post, sono attendibili.

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    1. E' vero, il documento prova che il CNR-ISPA doveva quantomeno essere a conoscenza dell'esistenza di Freebioenergy, e correggerò il testo con questa precisazione. Per il resto, il contenuto scientifico sulle affermazioni di Paolo Renati, reperibili in rete, resta inesistente. Forse non solo i medici, ma anche il CNR-ISPA dovrebbero valutare con più oculatezza le loro partnerships.

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  6. Lei continua a fare affermazioni senza opportuna verifica.
    Mi torna in mente il suo post del 1° Novembre, "Ciarlatani che diventano professori. La non ricerca delle fonti da parte di certi giornalisti".
    Ora dovrebbe forse scrivere un post dal titolo: "Professori che diventano Cialatani"?
    La non-ricerca delle fonti da parte di certi professori?

    Il contenuto scientifico delle affermazione dell'ing. Renati è visionabile in rete ed è oggetto di eventuale discussione e confronto, ma a quanto pare Lei lo evita, altrimenti non si spiegherebbero le sue apodittiche affermazioni.

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    1. Intanto il contenuto scientifico dell'ing. Renati, come di chiunque altro, dovrebbe essere visionabile non genericamente in rete, dove chiunque può mettere di tutto, ma su riviste scientifiche specializzate, come si usa fra scienziati. Già su questo aspetto l'Ing. Renati comincia ad avere qualche difficoltà... E poi, vede, ha senso discutere ed avere un confronto sulle cose che hanno un senso.

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  7. Marcellini, è chiaro che lei non entra nel merito ma si limita a giudicare e denigrare per sport. Penso che il suo titolo di ricercatore della fisica delle particelle lo abbia preso per corrispondenza.

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  8. Vedo che anche qui ci sono interlocutori arroganti ed insultanti. Ho letto con curiosità quel lavoro, ma ha come oggetto pere infettate ad opera di Penicillium.. Ma che c'azzecca?!?!?

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    1. Niente, appunto. Soprattutto, anche qualora sia effettivamente efficace per non far guastare le pere, non c'entra nulla il tentativo di farlo passare come un incredibile fenomeno quantistico relativo all'acqua.

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  9. E' curioso che chi è contro i vaccini (somministrare i virus responsabili della malattia indeboliti al punto da consentire al sistema immunitario di avere facilmente la meglio) è al tempo stesso a favore dell'omeopatia, che in fondo si basa su un principio simile (anche se per sostanze diverse dai virus, per cui non funziona).

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    1. Osservazione acuta e pungente. Ma che solo chi ha il senso dell'ironia può cogliere.

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  10. Ecco un altro dispensatore di giudizi ed insulti. Ho letto con curiosità l'articolo che parla di pere infettate con Pennicillium. Che c'azzecca con un apparecchio per renderebbe l'acqua "biodisponibile" (e già questo termine è ridicolo perchè l'acqua è il mezzo in cui la vita si è sviluppata, ossia l'acqua è arci-bio-disponibile di suo!).

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  11. Già ed intanto, mentre ridiamo guardando Frankenstein, c'è chi vuole riesumare l'elettromagnetismo...ma solo per arricchirsi!

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  12. I due articoli comparsi su "the Lancet" nel 2005 e 2007, inerenti alle terapie omeopatiche, non sono serviti a nulla: l'animo umano ha bisogno di magia e molti di noi medici non sanno procurarsi cespiti in modo diverso. Diluizioni superiori al numero di Avogadro, succussioni: la fattucchiera Amelia sul Vesuvio fa di meglio.

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  13. Bisogna dire che la medicina non è una scienza e di conseguenza il medico non è uno scienziato. Si avvale, sì, del contributo sempre più importante delle scienze, al punto tale che ormai nessun vero progresso in medicina nasce dalla medicina stessa ma da ambiti come biologia, genetica ecc. Il medico è più un artigiano: applica delle linee guida ma anche nel farlo introduce tante di quelle variabili soggettive che lo si può definire un artista. E soprattutto non può fare in vivo i confronti che si possono fare in vitro tra campioni (si spera).
    Detto ciò, credo che a molti di loro manchi la mentalità scientifica. Mentre la mole di nozioni scientifiche che devono imparare per laurearsi li rende in qualche modo avvezzi ad esprimersi con una terminologia e con una forma che lascia pensare il contrario. Ragion per cui anche un medico superstizioso, scientificamente poco preparato (se non a memoria in ristretti ambiti con pillole di conoscenza non proprio organica), può semprare ai pazienti, e a sé stesso uno scienziato mentre enuncia contenuti antiscientifici.

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