domenica 14 settembre 2014

Se esiste da 2000 anni vuol dire che funziona!

Il mondo è pieno di pratiche millenarie completamente fasulle


Capito in rete su un sito dedicato alla cromoterapia, e mi colpisce l’esordio, dove si sostiene che, avendo tale pratica una tradizione millenaria risalente addirittura ai tempi degli antichi Egizi, questo fatto già da solo costituisce un importante attestato di credibilità a tale disciplina.

Questa argomentazione è molto comune fra i sostenitori delle pseudoscienze: se qualcosa viene praticato da secoli, o addirittura da millenni, e l’uomo continua ad affidarsi ad esso, deve esserci certamente qualcosa di vero, di autentico, di impermeabile a qualunque scetticismo. La sopravvivenza di certe discipline a tutti gli sconvolgimenti apportati dalla storia è implicitamente una garanzia della loro veridicità e affidabilità. L’astrologia, la cromoterapia, l’omeopatia, la medicina tradizionale cinese non avrebbero potuto sopravvivere al filtro del tempo se non si basassero su solide realtà oggettive, su eventi concreti, su dati di fatto, perché non si può mica pensare che la gente si lasci abbindolare per centinaia o migliaia di anni da qualcosa di completamente fasullo! 

La replica che sorge spontanea e immediata è che ci sono invece innumerevoli precedenti illustri che negano questa affermazione. La gente si è lasciata effettivamente abbindolare per secoli e secoli, (e continua a farlo) da maghi e fattucchiere, guaritori, santoni e rabdomanti, lettori della mano e previsori del futuro, dispensatori di pozioni magiche e di filtri d’amore, che tremila anni fa come adesso (le pubblicità su giornali e tv e l'enorme giro d'affari che c'è dietro ce lo insegnano) hanno sempre avuto una nutritissima schiera di adepti e di convinti sostenitori.

Non solo: per millenni ci siamo cosparsi il corpo di disgustose sanguisughe convinti che esse avrebbero alleviato le nostre malattie, che invece continuavano a persistere, e anzi addirittura a peggiorare, visto l’indebolimento causato dal salasso. Salasso che era comune già presso gli abitanti della Mesopotamia, gli Egizi, i Greci, ma anche presso i Maya e gli Aztechi (segno che non solo le piramidi, ma anche le puttanate si sono diffuse con caratteristiche identiche, incuranti delle barriere geografiche!), che si recidevano le vene per far sgorgare il sangue, convinti che questo avrebbe depurato il loro corpo dal male. 

Per lungo tempo abbiamo creduto che per non essere infettati dalla peste fosse importante indossare una maschera davanti al viso, ignorando che erano i topi e le loro pulci a diffondere le epidemie. Per secoli e secoli abbiamo avuto convinzioni completamente sbagliate sulle cause e sulle cure di molte malattie. Per qualche migliaio di anni abbiamo ritenuto che la terra fosse al centro dell’universo, e che le stelle fossero ancorate sulla volta celeste, fisse e immutabili, e che il passaggio di una cometa fosse portatore di terribili disgrazie. Il fatto che per secoli o millenni l’uomo abbia creduto con convinzione a tutto questo non ha rappresentato nessun certificato di autenticità quando i fatti e le osservazioni accurate ne hanno dimostrato la totale infondatezza.

Adesso, grazie alla scienza, sappiamo guardare all’insieme di quelle credenze per quello che sono: una parte della nostra storia passata. Non tutti però. C’e’ invece chi si è fermato ai tempi degli Egizi o dei Maya e sembra non essere capace di comprendere che l’uomo si differenzia da tutte le altre specie viventi perché è capace di modificare e aggiornare continuamente le proprie conoscenze. Questo restare ancorati alle tradizioni e alle pratiche millenarie avviene però finché non si ha bisogno di un'anestesia dal dentista. Allora, inspiegabilmente, e solo per il tempo strettamente necessario all'estrazione del dente, gli Egizi e i Maya e i loro millenari anestetici vengono mandati a quel paese.

1 commento:

  1. Non dovrebbe essere necessario, nel terzo millennio, dire certe cose ma ... sì purtroppo bisogna sottolineare sempre le stesse cose ... bravo.

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